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BIBLIOTECA SAN FRANCESCO - IMOLA (BO)

2002 - 2004

La storia

Il complesso della biblioteca S. Francesco comprende la ex chiesa e la biblioteca vera e propria.
L'edificazione della chiesa e' datata dal Vasari al 1343 con attribuzione a Iacopo Lanfrani, mentre il Gaddoni sposta la data di inizio dei lavori al 1386. In quel tempo l'ordine francescano ha gia' avuto ampia diffusione ed il complesso di Assisi e' terminato (1228-1253). Il San Francesco di Imola sorge quindi come sintesi generale del complesso di Assisi raccogliendone gli elementi compositivi piu' qualificanti presenta infatti la ripetizione delle due chiese inferiore e superiore, dell'abside poligonale, della navata unica.
La lunghezza dell'edificio e' di 50 metri, esclusa l'abside, la sua larghezza 18, pari all'altezza in gronda; cosi' la facciata risulta costruita su un quadrato perfetto. La concezione architettonica e costruttiva e' pure della massima linearita' e armonia; la chiesa e' tutta realizzata in muratura con modestissimi apporti in pietra serena.

Il Restauro

Il progetto del presente lotto si è concentrato sui corpi innestati più recentemente nella biblioteca, in particolare sull'aggiunta ottocentesca al lato sud del chiostro maggiore. Qui si propone di scavare completamente l'interrato, di cui per certo esistono i muri perimetrali; uno è quello confinante con il sotterraneo a doppio ordine di volte, l'altro è quello emerso dagli scavi svolti nel chiostro per la realizzazione del caveau; si sono inoltre trovati documenti del 1862 e '64 da cui risulterebbe la costruzione di archi trasversali a sostegno dei muri del piano terreno dell'addizione ottocentesca. Si è scavato inoltre sotto la cosiddetta "torre libraria". Gli scavi sono stati svolti con modalità tipiche dello scavo archeologico; sono stati inoltre previsti alcuni limitati interventi di sottomurazione, nell'ipotesi che i muri trasversali non siano stati realizzati per la stessa profondità di quelli longitudinali.


Con il recupero di questi sotterranei si è data risposta a diverse esigenze della biblioteca:
- realizzare locali tecnici per gli impianti di ventilazione che serviranno la torre libraria (necessari per la migliore conservazione dei documenti storici), la sala pluriuso al piano interrato e la sala di lettura soprastante;
- servire con una seconda via di fuga le belle sale a volte del sotterraneo;
- realizzare servizi e depositi, attualmente carenti.


La torre è stata riorganizzata concentrando i volumi all'interno di sistemi di scaffalature 'compatti'. La riorganizzazione dei piani ha consentito di eliminare l'attuale dislivello fra il primo piano a uffici ed il primo piano della torre; in tal modo si ottimizza l'uso del nuovo ascensore che è stato installato nell'attuale vano scala. Qui correranno in verticale i canali di mandata e di ripresa dell'aria.
La grave situazione statica delle volte del piano interrato impone un intervento complesso di innalzamento delle stesse per riportarle alla configurazione originale utilizzando centine e martinetti. Il consolidamento dell'estradosso è stato realizzato con una centinatura metallica reversibile tale da aumentare la portanza a 600 Kg/mq. Nella grande sala a due navate soprastante verranno riaperte porte nella parete di divisione con le sale ottocentesche.

Progettisti

Committente: Comune di Imola;

Progetto Architettonico: Prof. Arch. Giampiero Cuppini, Arch. Stefano Piazzi, Ing. Luigi Tundo, Prof. Ing. Claudio Galli, Ing. Massimo Talloni, Ing. Michele de Beni;

Progetto strutturale: Ing. Massimo Talloni;

Progettazione impianti: Ing. Adolfo Torti, Ing. Marco Vallieri, Ing. Paolo Zambelli;

Coordinamento Sicurezza in fase di Progettazione ed Esecuzione: Ing. Massimo Talloni;

Direzione Lavori: Prof. Arch. Giampiero Cuppini, Arch. Stefano Piazzi, Ing. Luigi Tundo.

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