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BIBLIOTECA PALAZZO SANTA MARGHERITA - MODENA

1987 - 2007

La Storia

Edificio di grande qualità architettonica e storica, di importante valore nella sua collocazione urbanistica, esso rappresenta, dopo il Palazzo Ducale, la testimonianza più significativa, nel centro storico cittadino, del Ducato Estense, di quel nucleo di edifici pubblici attorno a cui si sono svolti i grandi eventi sociali e culturali della Modena pre-unitaria. Accoglie oggi, dopo i restauri, alcune fra le più qualificate istituzioni culturali del Comune di Modena.


Il Restauro

Il progetto generale partì dalla lettura delle diverse straordinarie situazioni offerte dalla varietà degli spazi del Complesso Monumentale individuando il sistema di percorrenze orizzontali e verticali ancora riconoscibili pur nella manipolazione degli spazi e dei luoghi perpetrate nel tempo; si sono così individuate e riproposte le percorrenze conventuali dei chiostri e dei corridoi interni cercando di leggere in maniera filologica le preesistenze, collegando tali spazi e riportando alcune delle strutture esistenti a funzioni legate semplicemente alla sicurezza. Lo sforzo maggiore è stato quello di cogliere i messaggi che il manufatto trasmetteva, coordinarli, vagliarli, confrontarli, e, successivamente, selezionare i contenuti con il confronto con tutte le forze culturali della Città e del Territorio. Si è cercato di ottenere una restituzione dello spessore storico – culturale dell’edificio, quasi stratigrafica, il più possibile vicina al metodo archeologico, che ci consente oggi di leggere le diverse realtà che si sono succedute nella storia dell’edificio attraverso, i segni che le diverse epoche e le differenti e successive addizioni e trasformazioni hanno ad esso imposto. I lavori sono stati finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio e dal Comune di Modena. La Biblioteca conta 15.000 iscritti, 700 frequentatori al giorno e quasi 180.000 libri prestati all’anno; nell’ultimo stralcio si è realizzata una “piazza” di accoglienza e una nuova sala di lettura, collegata a quella esistente e dotata di un soppalco perimetrale, incrementando gli spazi a disposizione del pubblico di circa 700 mq, con nuovi scaffali, postazioni multimediali, fonoteca, cinema. Un’altra necessità pressante della biblioteca era quella di avere spazi idonei ad archiviare un numero sempre crescente di volumi e di sistemi intelligenti ed efficaci sia per la loro archiviazione sia per il rapido reperimento. E’ stato realizzato un sistema di archiviazione meccanizzato, la I torre libraria, che in un locale ristretto è in grado di archiviare fino a 55.000 libri. Sempre in questo ultimo stralcio la Galleria Civica è stata incrementata di altri 670 mq di cui 520 adibiti a nuove sale espositive e laboratori. Il secondo piano del palazzo infatti accoglie, conserva e rende fruibili i quasi 5000 disegni di alcuni tra i maggiori rappresentanti dell’arte italiana del Novecento, cui si è aggiunto di recente il nucleo della collezione Don Casimiro Bettelli, e le oltre 3000 fotografie d’autore raccolte in questi anni dalla Galleria Civica. Al secondo piano ha trovato spazio il Museo della Figurina Panini, che, con il suo patrimonio di oltre 500.000 pezzi stampati a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, è una delle collezioni più rilevanti del settore a livello internazionale. Tutto il secondo piano si è così fortemente caratterizzato come centro di conservazione, ricerca, promozione di attività legate a questi specifici settori, tra loro strettamente collegati, divenendo così un polo museale unico nel suo genere.

Progettisti

Committente: Comune di Modena / Fondazione Carimo;

Progetto Architettonico: Prof. Arch. Giampiero Cuppini, Arch. Stefano Piazzi, Ing. Luigi Tundo;

Coordinamento Sicurezza in fase di Progettazione ed Esecuzione: Ing. Luigi Tundo:

Direzione Lavori: Ing. Luigi Tundo.

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